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La mia carriera

MILANO

 

La scelta universitaria sarebbe stata di tipo scientifico, avrei voluto iscrivermi a Fisica ma sentivo più concreta quella per la nuova laurea in ingegneria nucleare appena istituita al Politecnico di Milano, l'università italiana più prestigiosa di allora e che mi avrebbe tenuto sempre vicina la mia Fisica. Questo tipo di laurea era allora riservata solo ai primi dieci studenti che avessero superato regolarmente il biennio e così fu per me. Nel 63' mi laureo e dal 63' al 64' sono preso come borsista al CeSNEF (Centro Studi Nucleari Enrico Fermi) del Politecnico di Milano dove era in funzione un reattore nucleare poi spento nel 1979. Nello stesso periodo mi sposo con Flavia che da Genova viene a vivere con me a Milano e solo ora mi accorgo del suo coraggio di affidarsi ad un semplice borsista pieno di speranze.

Reattore Nucleare a solfato di uranile per ricerca e addestramento ingegneri nucleari

GENOVA

 

Nel frattempo all'università di Genova viene a ricoprire la cattedra di Fisica il prof. Giordano Diambrini Palazzi che avevo conosciuto durante una visita di studio organizzata dal Politecnico ai Laboratori Nazionali di Frascati  dove si effettuavano esperimenti di Fisica di alte energie con l'elettrosincrotrone. Ricordo che in quell'occasione avevo fatto una osservazione ad un esperimento di Diambrini che ci faceva da guida e lui si era congratulato con me. Decido così di contattarlo e lui ricordandosi di quell'episodio mi dice che sta formando un gruppo di ricerca e necessita di un esperto di elettronica per realizzare elettronica veloce per i nuovi esperimenti che sta progettando ai Laboratori di Frascati. Dato che proprio la mia tesi era di elettronica nucleare mi propongo e così entro a far parte del gruppo AEb che mi riavvicina alla Fisica con la qualifica di professore incaricato  di Esperimentazioni di Fisica presso l'Istituto di Fisica della Facoltà di Scienze dell'Università di Genova. Supero poi il concorso di assistente ordinario e dal 64' al 70' opero nel gruppo realizzando circuiti elettronici e rivelatori per esperimenti di Fisica delle alte energie che in quegli anni non si trovavano in commercio. 

Nel 71' supero l'esame di Libera Docenza in Esperimentazioni di Fisica risultando l'unico promosso su 11 candidati e dal 71' al 76' sono anche Docente  di Tecniche di rivelazione nucleare alla Scuola di Perfezionamento in Fisica della Facoltà di Scienze dell'università di Genova.

Laboratori Nazionali di Frascati

FRASCATI 

 

In seguito collaboro con il gruppo di Roma diretto dal prof. Marcello Conversi sulla nuova macchina acceleratrice ADONE di Frascati,  è la prima macchina al mondo ad accelerare contemporaneamente un fascio di elettroni negativi ( e- materia) ed uno di positroni - ovvero antielettroni cioè elettroni con carica positiva ( e+ antimateria) - allo scopo di ottenere particelle o antiparticelle di materia (secondo gli studi dallo scontro della materia e dell'antimateria contenuta nei fasci si sarebbe prodotto un flash radiativo immateriale che poi decadendo avrebbe dovuto produrre altre particelle ed antiparticelle di antimateria). Si cercava quindi di vedere a quale energia fosse possibile produrre particelle di materia o antimateria fino ad allora sconosciute riproducendo in piccolo quanto avvenuto dopo il Big Bang che all'inizio fu solo radiazione immateriale. Fu un periodo di ricerca esaltante perché ADONE era la prima macchina al mondo a sperimentare queste reazioni ad energie così alte nel centro di massa e mai raggiunte fino ad allora. L'incrocio delle particelle  e+ ed e- avveniva in quattro punti della ciambella circolare di Adone dove erano posizionati 4 gruppi sperimentali uno di Bologna guidato da Zichichi, uno di Milano guidato da Salvini e due di Roma guidati rispettivamente da Bernardini e da Conversi. Purtroppo, dopo tanti tentativi e tanti lavori scientifici pubblicati, non riuscimmo a vedere la nascita di nuove particelle che con loro avrebbero portato il Nobel in Italia. Questo avvenne invece nei laboratori di Stanford circa un mese dopo la fine dei nostri esperimenti dove nel frattempo era stata costruita una macchina che arrivava ad una energia solo di "poco" superiore a quella raggiunta da ADONE, ma sufficiente a produrre la nuova particella denominata PSI. Il Nobel ci sfuggì per un soffio coronando il cinese Thing che aveva fatto lo stesso nostro esperimento ma ad una energia leggermente superiore.  

 

Dopo quel grosso colpo basso, forse programmato dalla mia provvidenza, torno al paese natio. All'Università di Urbino dove mi richiedevano da tempo vinco il concorso a Professore Associato di Fisica e insegnai Fisica a studenti di Biologia, Geologia ed anche di Scienze Ambientali. 

Ormai lontano dalla Fisica delle Particelle elementari, dopo che un vento di gloria mi aveva sfiorato ma non rapito, come  Direttore dell'Istituto di Fisica e Bioingegneria dell'Università di Urbino imposto una nuova ricerca che investe il settore della Bioingegneria e quello Ambientale. 

 

URBINO - Macchina per Camere di Rianimazione 

 

Così da una collaborazione con il Reparto di Rianimazione dell'ospedale San Salvatore di Pesaro iniziai una ricerca sulla ottimizzazione delle macchine per la respirazione artificiale al fine di costruire una macchina che potesse essere adattabile a qualunque tipo di patologia respiratoria che si presentasse in una Sala di Rianimazione. A Pesaro organizzammo un congresso internazionale sulla respirazione artificiale e la macchina da noi prodotta fu brevettata negli USA. Nel 1992 fui finalista del premio Philip Morris per la ricerca scientifica e tecnologica proprio per la macchina realizzata. 

 

URBINO - Studi e Misure di Campi Elettromagnetici in Bassa ed Alta frequenza

Per quanto riguardava l'ambiente fondai il CSAAE un centro attrezzato di strumenti per effettuare misure in campo aperto della radiazione elettromagnetica sia in bassa che in alta frequenza. La bassa frequenza interessava le linee di trasmissione di corrente dove erano pericolosi per la salute i campi magnetici prodotti e quindi anche quelli presenti nelle abitazioni collocate in vicinanza di elettrodotti, presso cabine di trasformazione da alta a bassa tensione o anche in presenza di strumentazione utilizzata nelle industrie o negli uffici per verificare che i valori non superassero quelli consentiti dalla legge. L'alta frequenza interessava invece le antenne radio o le stazioni radio base per la telefonia mobile dove in questo caso era il campo elettrico a creare problemi per la salute ed Il CSAAE con la sua strumentazione poteva verificare i limiti di legge ed indicare i comuni su dove concedere i permessi di collocazione delle antenne.   

 

 

URBINO - Energia Fotovoltaica 

 

Dal punto di vista energetico feci installare a scopo di studio sopra il tetto delle camere occupate dagli studenti in zona

Sogesta dell'Università di Urbino, un impianto fotovoltaico da 18 Kwp, il primo nelle Marche, utilizzando pannelli che utilizzavano i diversi tipi di silicio in commercio (amorfo, monocristallino e policristallino) e forniti da diverse ditte. Lo scopo era quello di studiare il loro comportamento e la loro efficienza in funzione del tempo e dell'illuminazione solare secondo le stagioni. Per Fare questo in maniera analitica l'impianto fu suddiviso in 9 sotto-impianti e tutti i risultati furono pubblicati anualmente per far conoscere questa nuova tecnologia e dare garanzia  a chi avesse voluto installare a proprie spese questa nuovo tipo di impianti sia per uso privato che industriale al fine di contribuire alla osservanza dei limiti concordati per il 2020 dal protocollo di Kyoto sull'uso delle energie alternative, cosiddette erroneamente rinnovabili dato che nessuna energia è rinnovabile ed anche il sole muore senza speranza di rinnovarsi.

Tutta l'attività svolta e pubblicata può essere osservata sul sito  universitario http://www.uniurb.it/csaae/csaaenet.htm. 

MARCHIO  CSAAE

Impianto da 18 Kwp Università Urbino

Produzione mensile anno 2010

Attività politica

 

PESARO - Attività politica civica Comitato Miralfiore

 

Sensibilizzato fortemente alla difesa dell'ambiente, la cui integrità considero essere alla base della salute di ogni cittadino, mi impegnai civilmente in varie battaglie locali nel comune di Pesaro. Vengo nominato presidente del Comitato Miralfiore nato per difendere un bosco in zona Miralfiore a Pesaro che l'amministrazione comunale avrebbe voluto abbattere per costruire una torre commerciale di 14 piani in una zona già soffocata dal traffico. Riusciamo a raccogliere 13000 firme di cittadini per la difesa del bosco e la battaglia continua fino a portare il Comune ad indire il primo Referendum comunale di Italia per dare un responso consultivo all'amministrazione. 

Il 70% dei voti favorevoli al bosco costringe l'amministrazione comunale a rinunciare ai suoi progetti di cementificazione di 20.000 mq. e a costruire l'attuale Parco Miralfiore alla cui inaugurazione fatta dal sindaco che lo voleva distruggere non vengo neppure invitato e anche questo lo considero sempre un buon segno da parte della provvidenza. 

 

 PESARO - Attività politica civica Comitato Prorad

 

Una seconda battaglia portata al successo è stata quella di attivare a Pesaro il servizio di Radioterapia per cui finita la battaglia del Miralfiore vengo nominato presidente del Comitato Prorad (Progetto Radioterapia). La necessità di questo servizio è motivata dal fatto che i malati della provincia di Pesaro che necessitano di queste cure devono recarsi a Bologna con un viaggio di complessivi 300 Km in ambulanza senza aria condizionata e che spesso in estate li sfinisce. Si raccolgono così 35.000 firme su tutta la provincia di Pesaro e tramite la collaborazione con il Provveditorato agli Studi si distribuisce ad ogni alunno  in tutte le scuole un questionario preparato dagli oncologi con 20 quesiti. I questionari vengono inseriti in buste aperte e consegnate all'insegnante che a sua volta le consegnerà ad ogni alunno per far compilare il questionario dal capofamiglia. Il questionario compilato verrà messo in busta chiusa e fatto restituire all'insegnante. Le 50.000 buste sono state poi raccolte e una equipe di giovani ha informatizzato tutte le risposte ed il risultato nel 1998 fu che la malattia colpiva 1 persona su 3 nella provincia di Pesaro ed i risultati furono consegnati alle autorità sanitarie. Portai poi personalmente i risultati in Regione e li depositai sul tavolo del Presidente del Consiglio regionale dicendo che Pesaro aspettava il Servizio di Radioterapia. La legge fu approvata nel giro di 6 mesi ma la Radioterapia tardò ben 11 anni ad essere operante ed alla sua inaugurazione anche qui non fui invitato ma anche questo fu un buon segno della provvidenza. 

 

PESARO Candidatura a sindaco di Pesaro

 

Nel 1995 fui candidato a sindaco di Pesaro nella lista civica PESARO NUOVA appoggiata dall'allora Polo di centro destra, con me erano anche altri 5 candidati per i vari partiti, andai al ballottaggio riportando il 40% dei voti, sicuramente insufficienti alla mia elezione, ma fu la prima volta che un sindaco della sinistra andò al ballottaggio dopo 70 anni di dominio ininterrotto sulla città e che continua tuttora nel 2015. La mia sconfitta l'avevo intuita quando, prima del ballottaggio, un imprenditore edile candidato sindaco per un partito del Polo, che tra l'altro si era imparentato con Pesaro Nuova, andò tramite una radio locale a chiedere agli appartenenti al suo partito  il voto per il candidato mio antagonista. Quella uscita pubblica rendevano ancora più chiare le parole dette in una cena di imprenditori locali dove si disse che a loro non interessava avere un sindaco onesto ma meglio era avere un sindaco "gestibile". Tutto si chiarì ancora meglio negli anni che seguirono quando rimasi come consigliere comunale dal 95 al 2004 e potei constatare come si muoveva la storia di Pesaro considerata dal giudice Caponnetto, venuto ad inaugurare la piazzetta dedicata a Falcone e Borsellno, la città più omertosa d'Italia dopo Palermo. 

Ritorno alla fisica

URBINO Laboratori Nazionali del Gran Sasso Esperimento LVD  

 

Dal 99 iniziai a collaborare con il prof. Antonino Zichichi che mi chiamò a risvegliarmi dal sonno urbinate per aderire al suo esperimento LVD (/Large Volume Detector) nei Laboratori sotterranei del Gran Sasso dove il silenzio tombale contrastava con il rumore assordante della macchine acceleratrici che ricordavo a Frascati. Li sotto 1400 metri di roccia, in uno dei laboratori sotterranei più importanti del mondo, si rivelano neutrini che arrivano attraversando quello strato di roccia come se fosse burro mentre tutta la stragrande maggioranza di raggi cosmici viene filtrata. Rivelare neutrini è molto difficile e se si dovessero discernere nella marea di raggi cosmici che contemporaneamente sarebbero rilevati sarebbe impresa impossibile. Sarebbe come sentire il vagito di un bimbo dentro il frastuono di una discoteca, a questo serve la roccia del Gran Sasso a togliere il frastuono dei cosmici. I neutrini possono arrivare dal sole o da qualsiasi altra stella dove ci siano reazioni nucleari per cui mentre raccogliamo una piccola parte di quelli che arrivano siamo tuttora in attesa dell'esplosione di una Supernova che ci spari addosso una grande quantità di neutrini perché sono difficili da rivelare e, solo per curiosità, bisogna ricordare che per fermare un neutrino occorrerebbe  mettere uno spessore di piombo di 17 anni luce, cioè uno spessore pari alla distanza che percorrerebbe la luce a 300.000 Km/sec in 17 anni ! 

Una ulteriore considerazione sui neutrini è che i neutrini viaggiano sempre alla velocità della luce qualunque cosa attraversino per cui il tempo che impiegano per percorrere all'interno del sole  la distanza tra il centro e la superficie è solo di due secondi. Invece la luce, pur essendo immateriale, per fare lo stesso percorso all'interno del sole impiega  un milione di anni a causa della sua interazione come onda elettromagnetica. Dalla superficie del sole a noi invece il tempo è lo stesso per entrambi, cioè circa 8 minuti. Ma se vogliamo sapere lo stato di salute del sole nel suo centro dobbiamo interrogare i neutrini e non la luce che vediamo perché ci porta informazioni sul centro del sole di un milione di anni prima. 

 

URBINO Laboratori Nazionali del Gran Sasso Esperimento OPERA 

 

Ma sempre su ricerche sui neutrini, e questa volta per studiarne il fenomeno della oscillazione, ho partecipato all'esperimento OPERA che studia i neutrini che ci vengono inviati dal CERN di Ginevra passando sotto terra che per i neutrini è come avere il vuoto da attraversare. Questo esperimento dovrebbe ottenere informazioni sul fenomeno della oscillazione dei neutrini che non sto qui a spiegare ma che dovrebbe farci capire perché i neutrini solari che sono stati rivelati dall'esperimento Gallex sempre al Gran Sasso sono solo il 60% di quelli previsti dalla teoria standard del sole. 

 

URBINO  Nomina dalla Accademia delle Scienze svedesi 

                                        (Nemo profeta  in patria)

Nel 2002 mi giunge inaspettata da parte del Comitato Scientifico della ACCADEMIA delle SCIENZE SVEDESI la nomina a membro della Commissione per l'attribuzione del premio Nobel per la Fisica per l'anno 2003, e questo è stato un segno buono giunto da lontano senza alcuna conoscenza ma un segno inviatomi dalla provvidenza della considerazione silenziosa del mio operato, lontano da qualsiasi macchinazione di potere che in questo paese io, unico libero docente in Italia di Esperimentazioni di Fisica, non sono stato promosso al grado di  professore ordinario, cioè a salire il grado del potere, è questo è stato ancora un buon segno di Chi col potere dell'uomo non vuol nulla da spartire . 

GRAN SASSO  Laboratori esterni

       GRAN SASSO  Laboratori Sotterranei 

 

Esperimento LVD Large Volume Detector

          Dal CERN al GRAN SASSO

                  attraverso la Terra

   Esperimento OPERA

I giorni attuali

 

 

PESARO

 

Adesso sono in pensione dall'università ma sono ancora socio della SIF (Società Italiana di Fisica) e Membro attivo della "The New York Academy of Sciences", ho pubblicato più di 250 lavori scientifici su riviste nazionali ed internazionali, ho  scritto libri di elettronica digitale, scientifici e di esercizi di Fisica per studenti universitari, ma anche un libro a carattere scientifico filosofico "Quell'ultima partita" edito da Jaca Book nel 1990, ora esaurito. Da poco ho raccolto le mie esperienze di vita a carattere straordinario e le ho scritte nel mio ultimo libro intitolato PENSIERO pubblicato di recente da ALBATROS come saggio in Voci Nuove. Sono tuttora giornalista pubblicista e scrivo articoli per quotidiani come Avvenire e localmente per Il Resto del Carlino e Il Messaggero. Forse chi avrà letto la mia carriera avrà notato come consideri interventi delle provvidenza quei momenti in cui non ho avuto riconoscimenti dal potere degli uomini anche quando il vento del Nobel per la Fisica avrebbe potuto soffiare sull'Italia e passandomi vicino avrebbe potuto dare una grande svolta alla mia vita. Solo ora posso però scrivere che furono momenti provvidenziali, perchè solo ora riesco a capire quel passo del Vangelo di Giovanni al cap.15-1,2 " 1 Io sono la vera vite e il Padre mio è il vignaiolo." Cristo è la vite che viene piantata su questa terra per produrre da essa e con essa i frutti voluti dal Padre e perché il Figlio sia del tutto simile all’uomo terreno dovrà anche lui provare la morte a cui tutta l’umanità è condannata.

" 2 Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo toglie e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto." I tralci che nascono nella vite di Cristo ma non producono frutti vengono  tolti  dal  Padre ma bisogna anche ricordarsi, e questo è molto importante, che i tralci che producono frutto vengono “potati” perché portino più frutti. La similitudine della parabola con chi coltiva le viti è fortissima e se qualcuno avrà nella sua storia passata presente o futura l’attitudine a portare frutti a Dio deve sapere che potrà essere “potato” e capire il significato del dolore provato nella “potatura” dove la sua Fede verrà rinforzata e la sua storia si svolgerà sempre più coraggiosamente nella testimonianza di Dio.  Quegli interventi rappresentavano piccole potature ma le  potature possono essere anche grandi ma servono solo ad indirizzarci verso la sequela della parola di Cristo che è la via della salvezza  per la nostra eternità infinitamente più importante di qualsiasi traguardo terreno. La prima potatura della mia vita avvenne all'età di 13 anni quando morì mio padre in un incidente stradale e fu una potatura dolorosissima. Mi era stato strappato il mio dio in terra, così d'improvviso, quel dio che mi istruiva giorno dopo giorno nelle nostre camminate lungo la spiaggia fatte di sera, sotto la luna, a parlare di Gesù e della sua vita e dell'importanza delle sue parabole delle quali rimase fermissima nella mia mente quella dei talenti che poi perseguii per tutta la vita. Ma allora mi arrabbiai così tanto con Dio da abbandonare la chiesa ed i sacramenti appena ricevuti. Fu così per più di un anno poi, durante una visita all'eremo di San Francesco a La Verna dove arrivai al tramonto, sentii salmodiare i frati in chiesa. Entrai e vidi che essi pregavano attorno ad una tavola su cui giaceva morto un loro confratello, fu un flash rapido da quella morte a quella di mio padre e tornai nelle braccia di Dio con una Fede "voluta" ma sempre in attesa di qualche segno particolare che poi arrivò come ho descritto in PENSIERO.  

Così mi avvenne di conoscere un sacerdote carismatico, don Elia Bellebono, ex ciabattino con la sola terza elementare ma "ordinato" per meriti "speciali", che ebbe un messaggio dal Sacro Cuore per costruire un santuario in Urbino dedicato al Suo Nome e da donare alla Compagnia di Gesù. I padri gesuiti avrebbero dovuto operare verso la gioventù universitaria di Urbino per il recupero dell'etica nelle professioni. Don Elia presentò il progetto al Comune di Urbino, la rossa Urbino, un progetto che dopo più di 4 anni non veniva accolto dalla amministrazione comunale ma avvenne che Maurizio Costanzo mi chiamò al suo Show perché il mio nome gli era stato fatto da Luciano De Crescenzo a cui avevo spiegato la Legge di accrescimento della Entropia e ne era rimasto colpito. Da quella sera del 1991 fino al 2000 fui ospite di questo Show come opinionista cattolico ma il miracolo fu che dopo qualche puntata, Costanzo, venuto a conoscenza del progetto del santuario, telefonò direttamente al sindaco di Urbino e la settimana dopo avemmo l'approvazione del progetto. Esso è ancora in costruzione sotto la guida della Fondazione Opera del Sacro Cuore di Gesù che guidai come presidente per i primi 5 anni durante i quali feci costruire la cappellina del Sacro Cuore dove si celebra tuttora la S. Messa. 

Già, il Sacro Cuore, proprio quello delle mie suorine, quell'immagine a cui si rivolgeva anche mio padre prima di iniziare il pranzo dicendo "Ringraziando il Padrone anche oggi abbiamo cibo per nutrirci", e così il Sacro Cuore ha gratificato la mia vita presentandomi una serie di fenomeni straordinari che con i piedi affondati nella Scienza ho potuto oggettivamente studiare ed analizzare e che ho riportato in PENSIERO. Credo che questo libro dove tutta la fenomenologia riportata è assolutamente vera possa servire a tutti coloro che sono in cerca di Dio perché Dio, come ogni grande autore, ha lasciato nell'opera del Creato la Sua firma che credo di aver trovato.

Francesco Grianti

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